TORINO
(ANSA) – TORINO, 25 AGO – La criminalità diffusa e, soprattutto, quella connessa all’immigrazione clandestina: queste le emergenze da affrontare per il nuovo questore di Torino, il dirigente generale della Polizia di Stato Aldo Faraoni. Che promette: "Sotto la Mole non esistono zone franche". "A Torino – sottolinea Faraoni nel giorno del suo insediamento – vivono 100 mila stranieri regolari e altrettanti, o forse più, sono quelli irregolari. La maggior parte dei guai che passa la città sono legati proprio ai reati che provengono dall’immigrazione clandestina". Un problema da affrontare attraverso il perfezionamento delle attività di identificazione e di espulsione. "Il Cie è stato potenziato – ricorda – ma la percentuale dei clandestini espulsi è ferma al 60%. Non dobbiamo accontentarci". E non ci si deve neppure accontentare di avere messo fine a quell’outlet della droga che era il Tossic Park. "I pusher si stanno spostando? Lo avevamo preventivato – afferma Faraoni – e per questo oggi impiegheremo per la prima volta i militari a Porta Palazzo. Torino – conclude – non ha zone franche".(ANSA).
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SICUREZZA: NUOVO QUESTORE TORINO, I GUAI DA CLANDESTINITA’
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