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Comitato Schengen: “A Lampedusa è grande emergenza”

Boniver (Pdl): "Faremo di più quando verrà ratificato l’ultimo accordo con la Libia" LAMPEDUSA, 11 ottobre 2008 – Due carrette del mare con oltre 600 immigrati a bordo in meno di 24 ore; due sbarchi con 217 clandestini provenienti dal Maghreb nella sola mattinata di ieri e sotto gli occhi della delegazione parlamentare Schengen, arrivata a Lampedusa per verificare la reale situazione sull’isola.

Gli sbarchi sono una emergenza che non si ferma, nonostante le condizioni del mare non siano più quelle dei mesi estivi e nonostante l’accordo globale Italia-Libia siglato da Berlusconi con Gheddafi 40 giorni fa per chiudere il flusso diretto.

La conferma è arrivata intorno alle 13 di ieri, quando davanti a deputati e senatori della delegazione parlamentare, presieduta da Margherita Boniver, hanno fatto il loro ingresso nel porto due motovedette della guardia costiera cariche di migranti, intercettati questa mattina a 3 miglia a sud ovest di Lampedusa, dopo essere rimasti in balia delle onde. A lanciare l’Sos sono stati gli stessi clandestini che con un telefono satellitare hanno chiesto assistenza.

I soccorsi a causa delle cattive condizioni meteo, con il mare forza 5 e un forte vento ha richiesto anche l’intervento di motopesca di Mazara del Vallo (Trapani). A ridosso delle coste lampedusane è stato effettuato il trasbordo sulle motovedette della capitaneria del porto. Sul molo del porto sono scesi in 17, tutti uomini provenienti dal Maghreb. Volti induriti, sguardi allucinati, fisici sfiniti; alcuni non ce la fanno a stare in piedi, vengono adagiati sulle barelle. La maggior parte di loro è senza scarpe, con i segni della fame e della disidratazione.

I parlamentari non nascondono commozione e anche imbarazzo nel vedere l’arrivo di questi uomini, ma anche "indignazione" per una situazione che sta portando l’isola, come più volte denunciato dal sindaco Bernardino De Rubeis, al collasso. Lampedusa, l’avamposto estremo dell’Europa, il primo approdo per chi arriva dall’Africa: è la porta sempre più violata sul nuovo mondo.

"Così nei primi otto mesi del 2008 gli sbarchi sono aumentati del 60 per cento", ha ricordato Margherita Boniver. "Tragedie come quella a cui abbiamo assistito oggi – ha spiegato la parlamentare del Pdl – sono la fotografia di un vero fallimento di quella parte politica dell’immigrazione che da un lato deve assicurare lavoro e integrazione a chi ne ha diritto e dall’altro ad allontanare dal territorio italiano quei clandestini che non hanno i requisiti per rimanerci". "Si potrà fare qualcosa di più concreto – ha aggiunto – mi auguro, quando verrà ratificato l’ultimo della lunga serie di accordi con la Libia. Aspettiamo, tra l’altro, l’ok dal governo di Tripoli per la consegna delle 6 motovedette, già pronte, destinate al pattugliamento".

Ma c’é anche chi come la senatrice della Lega e vicesindaco dell’Isola delle Pelage Angela Maraventano, pone l’accento sulla grave situazione del taglio dei voli per le isole minori che ha costretto una bambina malata a rimanere a terra in quanto l’unico volo, con un piccolo aereo, era pieno, mentre a Palermo i medici la stavano aspettando. "Tutto ciò è ancora più assurdo – ha spiegato – se si pensa che stamani per venire a prendere i clandestini sono arrivati 10 boeing 737, mentre noi non possiamo trasportare gli invalidi, i malati e le salme".

La delegazione Schengen ha visitato anche il Cpa di Lampedusa, dove ha incontrato oltre alle delegazioni umanitarie che operano sul posto anche alcuni immigrati, quasi tutti provenienti dall’Africa, ospiti della struttura. Il direttore del centro ha ricordato che per ogni clandestino presente nel centro di accoglienza vengono spesi 33 euro al giorno tra cibo e generi di prima necessità.

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