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IMMIGRAZIONE: MSF, LAMPEDUSA ADDIO; VIMINALE, RESTI PURE

(ANSA) – ROMA, 31 OTT – Lampedusa addio. Medici senza frontiere, una delle più note organizzazioni umanitarie, chiude da oggi il proprio progetto di assistenza agli immigrati nell’isola sulla quale approdano le carrette del mare. E all’origine del divorzio Msf indica il mancato rinnovo del protocollo d’intesa da parte del Ministero dell’Interno. Una spiegazione che innesca qualche polemica, ma dal Viminale si precisa che nessuno è stato mandato via e che se il personale di Msf vuole può restare, collaborando con le altre strutture sanitarie che operano sull’isola. Ma, "forse, nei rapporti con gli altri colleghi, qualche piuma dal cappello se la devono togliere", commenta il prefetto Mario Morcone capo del Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione del Viminale. I medici di Msf si occupavano dell’assistenza medica agli immigrati che arrivano al molo, garantendo, spiega l’organizzazione, "dal 2002 visite mediche d’emergenza gratuite per i migranti che arrivano sull’isola dopo aver attraversato un drammatico viaggio in mare". Dal 2005 fino ad oggi il team di Msf ha visitato 4.550 migranti, 1.420 solo fra gennaio e ottobre del 2008. Msf spiega anche che la sua presenza è necessaria almeno "fino a quando le autorità sanitarie regionali non garantiscano un servizio", mentre "in futuro non saranno più garantite le visite mediche al molo di Lampedusa". Per questo l’organizzazione chiede che il governo "riveda la sua decisione, autorizzando il team di Msf a riprendere le attività mediche". Ma "non abbiamo mandato via nessuno degli amici di Medici senza frontiere da Lampedusa", spiega Morcone aggiungendo la gratitudine per il lavoro fatto". Anzi il prefetto dice di aver chiesto a Msf "di darci una mano negli altri centri per immigrati dove abbiamo alte presenze, come a Crotone, Foggia e in Sardegna". "Oggi – spiega Morcone – Lampedusa è particolarmente servita sotto l’aspetto medico; abbiamo la struttura dell’Asl, quella di Lampedusa Accoglienza, nonché medici che abbiamo portato noi. Se Msf vuole rimanere nessun divieto da parte nostra, possono stare con noi sul molo o nel centro come sempre, però, forse, nei rapporti con gli altri colleghi qualche piuma dal cappello se la devono togliere". (ANSA).

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