L’associazione dei coltivatori: "I lavoratori stranieri sono indispensabili" ROMA, 5 dicembre 2008 – E’ positivo per Coldiretti il via libera al decreto flussi 2008, che consentirà di rispondere alle richieste di lavoro a tempo indeterminato rimaste inevase lo scorso anno, "ma ora ci attendiamo al più presto il via libera per i lavoratori stagionali che rappresentano la forma di collaborazione più diffusa in agricoltura".
Secondo l’organizzazione agricola, sono 98.155 i rapporti di lavoro in agricoltura identificati come extracomunitari negli archivi INPS. A trasferirsi in Italia per lavorare in agricoltura – sostiene la Coldiretti – sono principalmente nell’ordine albanesi (15%), rumeni (12%) e, a sorpresa, gli indiani (10%) che trovano occupazione negli allevamenti del nord.
I "distretti agricoli" dove i lavoratori immigrati sono diventati indispensabili, sottolinea Coldiretti, sono molti: la raccolta delle fragole nel Veronese, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte, del tabacco in Umbria e Toscana o del pomodoro in Puglia.
"Si tratta di un evidente dimostrazione che – conclude Coldiretti – gli immigrati occupati regolarmente in agricoltura contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabili per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo".