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CAMORRA:PER IMMIGRATI UCCISI CERIMONIA TRA LE POLEMICHE

(ANSA) – ISCHITELLA DI CASTEL VOLTURNO (CASERTA), 11 DIC – Alla fine i sei immigrati ghanesi uccisi dalla camorra il 18 settembre hanno avuto un rito religioso, ma senza la presenza delle salme per decisione dell’ ambasciata del Paese africano. A Ischitella, davanti alla sartoria "Ob.Ob. Fashion", dove un commando del clan dei casalesi aprì il fuoco sul gruppo, si sono raccolti stamattina una cinquantina di immigrati africani del Ghana e qualche nigeriano. Tra essi un fratello ed alcuni parenti delle vittime. La pioggia battente, che ha allagato alcune strade della zona di Lago Patria ha reso più difficile lo svolgimento della cerimonia. Non sono mancati problemi organizzativi, come il mancato funzionamento dell’ impianto di amplificazione. Poi il Vescovo di Capua, Mons. Bruno Schettino ha letto un brano dalle Beatitudini e Mary, un’ immigrata ghanese, ha cantato uno Spiritual. "Spero che questa preghiera sia sentita da tutti, cristiani e musulmani", ha detto l’ Imam di San Marcellino (Caserta), Nasser Hidouri, e poi ha recitato versetti del Corano. C’ erano anche il Vescovo di Caserta, Raffaele Nogaro, volontari e sacerdoti del "Centro Fernandes", della diocesi di Capua, che assiste gli immigrati sul litorale domizio, e in rappresentanza della Regione Campania, l’ assessore al lavoro Corrado Gabriele. Pochi minuti di raccoglimento,giusto il tempo che l’ Imam terminasse la preghiera, e si è accesa una discussione tra gli immigrati. Uno di essi ha contestato l’ assenza delle salme, criticando le autorità italiane. Ne è nato un battibecco con altri immigrati, che sottolineavano il valore simbolico del rito religioso, al di là della presenza materiale dei corpi. Il sindaco di Castel Volturno, Francesco Nuzzo, che aveva accanto a se il fratello di una delle vittime, è riuscito a fatica a prendere la parola con l’ aiuto di un microfono, ed ha spiegato le ragioni dell’ assenza. "Solo stamattina alle 10 – ha poi detto ai giornalisti il sindaco – una telefonata dell’ ambasciata del Ghana ci ha informato che il trasferimento delle salme, custodite all’ Istituto di medicina legale di Caserta, non era autorizzato". Si è poi appreso che è stato un disguido burocratico a tener bloccate nell’obitorio le salme degli immigrati. Lo ha spiegato Jamal Qaddorah, responsabile del settore immigrazione della Cgil in Campania. L’Ambasciata del Ghana non aveva dato il placet in quanto non erano ancora pervenuti i 20mila euro stanziati dal comune di Castel Volturno per pagare le spese del trasferimento delle salme dall’aeroporto di Accra ai villagi di origine delle vittime. E ciò è accaduto – ha riferito Jamal – per "un grossolano disguido burocratico" ovvero un errore nella indicazione delle coordinate bancarie, che è stato corretto nel pomeriggio di oggi. La preoccupazione delle autorità ghanesi è che se le salme fossero state trasferite oggi a Castel Volturno per il rito funebre non sarebbero potute essere poi riportate all’Istituto di medicina legale di Caserta e sarebbe sorto pertanto il problema della loro provvisoria collocazione. Il trasferimento delle salme nel Ghana con un aereo cargo dovrebbe avvenire il 22 dicembre. (ANSA).

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