in

Lampedusa: “Diventeremo come Alcatraz”

Il sindaco guida la protesta contro il nuovo centro di accoglienza. Ennesima tragedia del mare

Roma – 22 gennaio 2009 – "Lampedusa corre il rischio di diventare una Alcatraz nel Mediterraneo" dice il sindaco Bernardino De Rubeis, che la scorsa notte ha convocato un consiglio comunale straordinario sull’emergenza sbarchi.

Un ordine del giorno votato all’unanimità da tutti i consiglieri comunali ha proclamato lo stato di agitazione contro la decisione del ministro dell’Interno Roberto Maroni di costruire sull’isola un nuovo centro di accoglienza. Un caso che ha portato il sindaco a revocare la delega alla sua vice, la senatrice leghista Angela Maraventano, che ha difeso la linea del governo.

Intanto, il Canale di Sicilia ha fatto da teatro all’ennesima tragedia del mare.

Ieri sono sbarcati con un gommone a Lampedusa 66 persone, ma sulla spiaggia è stato scoperto anche un cadavere. Secondo i racconti dei sopravvissuti durante la traversata sarebbero morte almeno otto persone per il freddo e la fame.

Sui numeri ci sono però racconti contrastanti. "I migranti sono ancora sotto choc e in chiaro stato confusionale. Hanno bisogno di assistenza medica e psicologica, ma le condizioni in cui si trova il centro di prima accoglienza che ospita 1840 persone (a fronte di una capienza di 700 posti, ndr) rendono difficoltoso, se non impossibile, fornire loro il supporto necessario” ha detto Laura Boldrini, portavoce in Italia dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Italia-Libia: la Camera approva il trattato

Colf e badanti: i nuovi minimi retributivi