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Maroni: “Cattivi con i clandestini”

Il ministro dell’Interno: “No al buonismo”. Turco “Ha perso la testa, incita all’odio”

Roma – 3 febbraio 2009 – "Sono stato accusato dai buonisti di turno di fare battute da osterie padane, di essere un leghista razzista del nord che non si preoccupa dei diritti dei più poveri. Ma a me questo buonismo non importa, perché se e’ vero che non esiste una emergenza sicurezza e’ vero anche che la vera emergenza e’ l’immigrazione clandestina".

Intervenendo ieri ad Avellino alla manifestazione ‘Governincontra’, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha risposto alle critiche di Giuseppe Pisanu. "Per contrastare l’immigrazione clandestina e tutto il male che porta – ha detto – non bisogna essere buonisti ma cattivi, bisogna essere determinati ad affermare il rigore della legge".

"Il governo ha deciso di cambiare musica riguardo al fenomeno dell’immigrazione clandestina – ha aggiunto il ministro – e lo dico da musicista dilettante. Noi non siamo per cacciare nessuno che venga in Italia a lavorare, nei confronti di queste persone da parte nostra ci saranno sempre le braccia aperte".

 "Ma il governo – ha detto Maroni – intende dare un segnale preciso, forte e chiaro rispetto ad una politica di rigore nei confronti dell’immigrazione clandestina, nei confronti di chi viene in Italia non per lavorare ma per delinquere, per spacciare la droga, per fare la tratta delle persone. Ebbene per quella gente le nostre porte sono chiuse".
Dura la reazione del Partito Democratico.

Secondo Livia Turco, ”Maroni ha perso la testa. Quando fa il leghista, forse per gli scarsi risultati che riesce a ottenere, usa delle parole che sarebbero inqualificabili se dette da qualunque persona, figuriamoci se affermate dal ministro dell’Interno. Si rischia così di incitare all’odio anche nei confronti degli inermi”.

"Invece di pensare alla cattiveria si preoccupi di fare il ministro degli Interni portando in Parlamento una modifica della Bossi-Fini che e’ la principale macchina di produzione di clandestini nel nostro Paese” ha replicato invece  il vicepresidente dei deputati del Pd alla Camera, Gianclaudio Bressa. “Se questo Governo non è  capace di politiche per l’immigrazione, ma solo di grida propagandistiche, allora dimostra non tanto di avere la faccia feroce ma la faccia ridicola".

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