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Denunce negli ospedali: l’ 85% dei medici dice “no”

Sondaggio di ‘Quotivadis’. La nuova norma, non ancora in vigore, fa però già paura

Roma – 25 febbraio 2009 – La stragrande maggioranza dei medici italiani, l’85%, è contrario alla segnalazione degli immigrati senza permesso di soggiorno che si curano negli ospedali. Quasi un plebiscito contro la norma che elimina il divieto di denuncia, contenuta nel ddl sicurezza.

Il sondaggio è stato realizzato da  ‘Quotivadis’, quotidiano online di informazione medico-scientifica di  Univadis.Tra l’85% dei camici contrari alle denunce c’è un 21% che, indifferente all’approvazione definitiva o  meno della proposta, dichiara già da ora che comunque "continuerà a  comportarsi come sempre".

Qualche giorno fa, la Federazione nazionale degli ordini dei  medici ha annunciato che sanzionerà "per violazione del Codice deontologico", i medici che segnaleranno gli immigrati regolari. Una minaccia che comunque non basta a dissuadere il 15% di medici che, sempre secondo il sondaggio, è favorevole alla nuova norma.

L’atteggiamento dei medici, comunque, non risolve il problema. Anche se è difficile che si arrivi alla segnalazione, quanti immigrati senza permesso di soggiorno saranno disposti a rischiare?

È bastato l’effetto annuncio per allontanare i clandestini dagli ospedali: un’indagine dell’agenzia Adnkronos su dieci strutture di Roma e Milano ha rivelato che nei giorni successivi al voto del Senato i ricoveri erano già scesi del 15%. Intanto, il ddl sicurezza è fermo a Montecitorio. Il testo è stato assegnato l’11 febbraio alle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, che però non hanno ancora iniziato a esaminarlo.

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