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Treviso. Aiuti anti-crisi? No agli stranieri

Un gruppo di consiglieri comunali denuncia la discriminazione. Il presidente della Provincia Muraro: "io devo pensare ai trevigiani"

Treviso – 6 aprile 2009 – La Provincia di Treviso è stata destinataria di un esposto della sinistra radicale in Prefettura contro il bando provinciale anti-crisi a sostegno delle famiglie. Un gruppo di consiglieri denuncia ‘la grave discriminazione’ dell’esclusione dei cittadini stranieri dalle forme di sostegno al reddito. La questione è stata segnalata anche all’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e al Presidente della Repubblica.

"Il bando della Provincia che esclude i cittadini stranieri dall’assegnazione dei contributi per il sostegno del reddito dei lavoratori disoccupati – scrivono nell’esposto i rappresentanti provinciali di Pdci, Prc, Movimento per la Sinistra, Verdi – ripropone una discriminazione odiosa contro cui in altre occasioni ci siamo battuti". Per i ricorrenti "è evidente, infatti, che la situazione di difficoltà economica dovuta alla crisi economica può riguardare qualsiasi residente in provincia di Treviso, indipendentemente dalla sua nazionalità" e nell’esposto chiedono il ripristino di una situazione di uguaglianza.

D’altro canto il presidente della Provincia Leonardo Muraro non è assolutamente preoccupato e sottolinea che questa è soltanto una delle tante iniziative messe in campo dall’amministrazione provinciale per far fronte alle difficoltà economiche del momento. "Il bando, ricordo, è anche un modo per conoscere l’ampiezza delle situazioni di disagio tra la popolazione stabile del nostro territorio – esordisce Muraro – e non sappiamo ancora quale possa essere l’adesione. Ora, quello che io chiedo è: verifichiamo gli effetti di questo fondo, servirà proprio a tarare eventuali azioni future".

"Ma il messaggio – ribadisce – deve restare chiaro: la nostra Amministrazione ha scelto di destinare le proprie risorse agli italiani, ai trevigiani che hanno perso il lavoro. E questo è un dovere e un diritto. Trovo assolutamente inopportune le accuse di razzismo, verso un’Amministrazione Provinciale che si è sempre distinta sempre per azioni razionali e concrete a favore dell’integrazione degli immigrati, non devo certo ricordarlo io. Infine, in un momento come questo, trovo che l’esposto per razzismo presentato in Prefettura della sinistra radicale sia la solita azione strumentale, pre-elettorale, di un gruppo politico in disperata ricerca di visibilita’. Basta con le parole non costruttive, io devo pensare ai trevigiani".

a.i.

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