Il leader del Pd sui medici e i presidi-spia. "Norme inumane che spingono all’illegalità"
Roma – 5 maggio 2009 – “Usino la testa e facciano un passo indietro”. Il leader del Pd Dario Franceschini chiede a maggioranza e governo di rinunciare a norme come quelle dei medici e dei presidi-spia che “non solo sono inumane e moralmente sbagliate, ma anche controproducenti perché spingono gli immigrati verso la clandestinità”.
Franceschini, che davanti a Montecitorio ha appoggiato la protesta dei sindacati della Polizia di stato contro il ddl sicurezza, consiglia al governo di lasciare da parte la “demagogia”. “Il tema della sicurezza -dice il segretario del Pd – e’ stato strumentalmente al centro della campagna elettorale della destra” ed ora si assiste al “solito malcostume delle promesse dimenticate: manca la benzina per le auto, gli straordinari non vengono pagati da mesi, è inaccettabile e inqualificabile”.
Quanto all’immigrazione, secondo Franceschini “vanno separati i due aspetti; quello del contrasto all’illegalità, il racket, lo sfruttamento, e dall’altro aiutare gli immigrati che vengono per lavorare, che pagano le tasse. Le norme che stanno preparando invece sono pericolose e renderanno meno sicure le nostre città”.