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Ue: sì definitivo alla blue card

Adottata la direttiva sui lavoratori qualificati. Via libera anche alle sanzioni per chi assume clandestini
26 maggio 2009 – Punire chi assume clandestini e attrarre lavoratori stranieri altamente qualificati. Su questi binari si muovono due direttive europee adottate ieri dal consiglio dei ministri Ue: nuove regole che dovranno essere recepite entro due anni da tutti gli Stati membri, Italia compresa.

Ai lavoratori più qualificati che arrivano da paesi extraeuropei, verrà riservata una procedura veloce per accedere a un permesso chiamato “blue card” . Questo faciliterà l’accesso al mercato del lavoro e darà ai titolari una serie di diritti socio economici e condizioni più favorevoli per ricongiungimenti e spostamenti nell’Ue.

La blue card durerà da 1 a 4 anni e potrà essere rinnovata. Darà gli stessi diritti dei cittadini Ue  per quanto riguarda sicurezza e previdenza sociale, accesso a beni e servizi, educazione e altri campi, inoltre dopo un anno e mezzo i titolari potranno anche spostarsi a lavorare in altri Paesi europei, portandosi dietro le loro famiglie. Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca si sono però chiamate fuori.

La seconda direttiva prevede invece regole in buona parte già presenti nella legislazione italiana, perché vieta ai datori di lavoro di assumere stranieri senza permesso di soggiorno. Le imprese dovranno controllare la regolarità dei loro dipendenti e comunicare alle autorità ogni nuova assunzione

Per chi dà lavoro ai clandestini sono previste sanzioni finanziarie, proporzionali al numero di stranieri impiegati,  e, nei casi più gravi, anche penali. Queste imprese potranno inoltre essere costrette a pagare i costi dei rimpatri, potranno perdere fondi pubblici o essere escluse dagli appalti.

EP

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