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Gasparri (Pdl): “Il governo rischia con la sanatoria”

 "L'emersione di chi lavorava in Italia fino al 31 dicembre 2011 deve essere improntata a criteri di estremo rigore"

Roma, 30 luglio 2012 – "In materia di immigrazione invito formalmente il governo ad evitare iniziative che potrebbero aprire un enorme contenzioso con l'Esecutivo fino a sfiduciarlo. Per quanto riguarda la regolarizzazione dei lavoratori stranieri se ne sta discutendo in Commissione e l'Italia deve adeguarsi alle normative europee che prevedono sanzioni severissime per chi usa manodopera clandestina".

Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "L'emersione di chi lavorava in Italia fino al 31 dicembre 2011 deve essere improntata a criteri di estremo rigore. L'abbiamo detto piu' volte anche alla presidenza del Consiglio. Sembra invece che il ministro Riccardi voglia ricorrere a procedure inaccettabili, tali da trasformare la possibile regolarizzazione di persone che lavorano in Italia in un'autentica sanatoria aperta a chi e' arrivato nel nostro Paese dopo il 31 dicembre del 2011. Su una cosa di questo genere il governo rischia la sopravvivenza. Lo comprendano bene. Riccardi non puo' compiere scelte demagogiche in contrasto con le linee precise che norme nazionali ed internazionali impongono", aggiunge.

 "Lo vogliamo dire pubblicamente affinche' poi non ci meravigli se ne trarremo le conseguenze. Lo diciamo in una fase in cui stiamo sostenendo tutta una serie di provvedimenti del governo, anche quelli che poi in materia economica non si sono rivelati cosi' soddisfacenti. La nostra pazienza ha un limite. E Riccardi l'ha gia' sfidata troppe volte", conclude Gasparri.

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