Prima di presentare la domanda, i datori di lavoro devono pagare un contributo forfetario che, anche in caso di bocciatura, non verrà restituito. Ecco il modulo e le istruzioni per compilarlo
Roma – 8 settembre 2012 – I datori di lavoro potranno inviare le domande di regolarizzazione dal 15 settembre al 15 ottobre, ma solo se prima avranno pagato mille euro di contributo forfetario per ogni lavoratore.
Il versamento va fatto utilizzando un modello “F24 versamenti con elementi identificativi” presso agenti di riscossione (come Equitalia), banche convenzionate e uffici postali. Per la compilazione bisogna seguire le istruzioni diffuse dall’Agenzie delle Entrate.
In particolare, nella sezione “CONTRIBUENTE” vanno i dati anagrafici e il codice fiscale del datore di lavoro che effettua il versamento. Nella sezione “ERARIO ED ALTRO” bisogna invece compilare una riga per ognuno dei lavoratori che si vogliono mettere in regola.
Il campo “tipo” va riempito con la lettera R, nel campo “elementi identificativi” va il numero di passaporto o di un documento equipollente del lavoratore (se ha più di 17 caratteri, vanno indicati solo i primi 17). Nel campo “codice”, i datori di lavoro domestico devono scrivere REDO, gli altri datori di lavoro subordinato RESU. Nel campo “anno di riferimento”, infine, va inserito 2012, in quello “Importo a debito versati” 1000,00.
Conviene tener presente che, anche se la domanda di regolarizzazione verrà bocciata, i soldi versati come contributo forfetario non verranno restituiti. Prima di effettuare il versamento, il datore di lavoro farebbe quindi bene a verificare se lui e il lavoratore hanno i requisiti per accedere ala procedura.
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Modello f24 Versamenti con elementi identificativi
Avvertenze per la compilazione
Fac simile datore di lavoro domestico (colf, badanti, babysitter…)
Fac simile datore di lavoro non domestico
Elvio Pasca