Deleghe dal governo, il ministro diventa così anche la guida politica dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Renzi: “Nuova linfa”
Roma – 11 maggio 2016 – Pari opportunità, quindi anche lotta al razzismo e alle discriminazioni, e adozioni internazionali. Sono i nuovi impegni ai quali è chiamata il ministro delle riforme Maria Elena Boschi, dopo le deleghe conferitegli ieri dal governo.
“Nella riattribuzione delle deleghe di governo ho chiesto al ministro Boschi di assumere la presidenza e la titolarità politica delle adozioni internazionali e la delega delle pari opportunità” ha spiegato ieri Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. “Abbiamo ridotto il numero delle donne che fanno parte del governo – ha aggiunto il premier – di conseguenza penso che tutta la tematica sulle pari opportunità debba trovare nuova linfa”.
La Commissione per le Adozioni internazionali, tra le altre cose stipula accordi bilaterali con i Paesi d’origine e autorizza e controlla gli enti che fanno da tramite con i nuovi genitori e che gestiscono materialmente tutta la procedura. Gli ultimi dati ufficiali risalgono al 2013, quando arrivarono in Italia 2800 bambini, meno che negli anni precedenti. Da allora le adozioni sono ulteriormente diminuite, fino a toccare un record negativo nel 2015, quando, secondo un’inchiesta di Vita No Profit, sono state meno di duemila.
Le nuove deleghe date a Boschi sono importanti anche per l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, del quale la ministra ora diventa il referente all’interno del governo. Nonostante le direttive europee prevedano che organismi di questo tipo siano indipendenti, l’Unar è infatti ancora formalmente inserito all’interno del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.
Fino allo scorso autunno, la delega alle pari opportunità era affidata a Giovanna Martelli, deputata del Partito democratico e consigliere del governo, che però è uscita dal Pd e ha abbandonato l’incarico. Lo scorso gennaio è stato invece nominato direttore dell’’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Francesco Spano, dopo che l’incarico era rimasto vacante per diversi mesi.
EP