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Alla fine ha vinto Rani Pushpa, cittadina italiana anche se non sa l’italiano

La donna di origine indiana ha potuto giurare in Comune. Il sindaco, che voleva impedirglielo: "Questa signora non si può integrare"

Varese- 9 marzo 2015 – Probabilmente continuerà a studiare la lingua di Dante, è suo interesse impararla bene per vivere meglio nella sua nuova patria. Intanto, però, da oggi Rani Pushpa è cittadina italiana.

Alla fine ha vinto la legge e non lo zelo di Paolo Mazzucchelli, sindaco di Cairate, in provincia di Varese. Il primo cittadino, esponente della Lega Nord, aveva impedito alla donna indiana (56 anni, dodici dei quali passati qui) di prestare giuramento per diventare italiana, sostenendo che, non conoscendo bene l'italiano, non aveva diritto alla cittadinanza.

Il caso era finito sui giornali nazionali, e subito era arrivato un richiamo del prefetto: non sono previsti test di italiano per la concessione della cittadinanza, la richiesta del sindaco era illegittima. Così oggi intorno alle 13 Rani Pushpa è andata in Comune  e ha recitato la formula di rito: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato”, ultimo passaggio per diventare italiana.

E il sindaco? Ha preferito non partecipare alla cerimonia, delegando un consigliere comunale.

“Voglio essere coerente con la mia posizione –  ha spiegato Mazzucchelli -. Questa signora non sa parlare italiano e non ritengo quindi che sia integrabile nella nostra comunità. Il prefetto ha deciso che può giurare nelle mani di un altro consigliere comunale, rispetto questa decisione, ma per me quanto accaduto è l’esempio di come in questo paese non si voglia una vera integrazione”.

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