"E’ fondamentale semplificare la macchinosa burocrazia che regola la loro vita"
ROMA – "La nuova normativa sull’immigrazione dovrebbe tener conto delle problematiche reali dei cittadini stranieri, bisogna saper ascoltare le loro voci".
L’appello arriva da Anna Maria Spalluto, avvocato esperta in immigrazione e vice-coordinatore SEI UGL, il sindacato degli Emigrati Immigrati.
Secondo la Spalluto, che mercoledì a Roma è intervenuta al convegno promosso dal Sei Ugl intitolato ‘Il lavoro non ha colori: percorsi di ingresso, impiego e integrazione per un’Italia multiculturale’, "è necessario che i politici tengano conto, nel riformulare il testo della nuova legge sull’immigrazione, dei reali problemi che il cittadino straniero deve affrontare quotidianamente in Italia".
"E’ fondamentale – sottolinea l’avvocato – semplificare la macchinosa burocrazia che regola la vita dei cittadini stranieri che vivono in Italia, intervenendo seriamente sulla normativa dei permessi di soggiorno e del lavoro. La politica dovrebbe interessarsi di più ai problemi reali che i cittadini stranieri devono superare ogni giorno, piuttosto che a considerare l’immigrazione come campo di battaglia per affermazioni idealistiche di partito" – spiega la sindacalista.
"Dalle esperienze raccontate dai cittadini stranieri al convengo – ha concluso la Spalluto – è emerso un dato importante: non ci può essere integrazione se non si avvia un processo d’ascolto che coinvolga tutte le parti sociali. L’immigrazione è a tutti gli effetti un fenomeno strutturale del sistema Italia".
(21 dicembre 2006)
Stefano Camilloni