Fallisce il primo tentativo di sanare la discriminazione per i 18enni figli di immigrati. Maestri (AL-Possibile): “Governo trovi subito una soluzione”
Roma – 27 gennaio 2015 – Si complica il pasticcio del bonus cultura. La Camera perde la prima occasione di estendere anche ai 18enni stranieri i 500 euro previsti dalla Legge di Stabilità, lasciando che il regalo di compleanno vada solo a italiani e comunitari.
I deputati di Alternativa Libera – Possibile avevano presentato in Commissione Affari Costituzionali un emendamento al decreto mille proroghe. Diceva che il bonus va esteso “a chiunque risieda in Italia e sia in possesso del requisito anagrafico, a prescindere dalla nazionalità”.
La presidenza della Commissione ha però dichiarato quell’emendamento inammissibile , perché “non strettamente attinente” alle materie oggetto del decreto Milleproroghe. La proposta di dare il bonus cultura anche ai figli degli immigrati non sarà quindi neanche messa ai voti.
“È un’occasione sfumata, è vero che chiedevamo un’estensione e non una proroga, ma un po’ più di elasticità avrebbe permesso di sanare subito una discriminazione inaccettabile. Noi continueremo a provarci, anche se toccherebbe al governo trovare al più presto una soluzione al problema che ha creato“, commenta Andrea Maestri, primo firmatario dell’emendamento.
La maggioranza, subito dopo l’approvazione della Legge di Stabilità, aveva promesso un ripensamento. Il presidente dalla commissione bilancio alla Camera, Francesco Boccia, aveva indicato come strumento proprio il Milleproroghe e rivelato che al governo, in particolare il ministro Boschi, erano daccordo per una “giusta correzione”.
Finora, però, né il governo n’è la maggioranza in Parlamento si sono mossi. Diventa così più probabile che a risolvere le cose debba essere un ricorso antidiscriminazione presentato da singoli cittadini o associazioni in tribunale.
Elvio Pasca