Per i lavoratori con un reddito basso, da 200 a 1000 euro nella busta paga di febbraio. Giustiniani: "La Lega cadrà dalle nuvole"
Roma – 3 dicembre 2008 – Toccherà anche agli immigrati, a parità di requisiti con gli italiani, il bonus fiscale previsto dal pacchetto anticrisi del governo. Al contrario della social card, questa forma di sostegno non terrà conto della nazionalità, ma solo del fatto che si lavora regolarmente in Italia.
Il primo articolo del decreto legge 185, arrivato sabato in Gazzetta Ufficiale, spiega che il bonus spetta “ai soggetti residenti” che fanno parte di un nucleo familiare a basso reddito. Residenti , appunto, cioè iscritti all’anagrafe, senza ulteriori distinzioni, un requisito che ha di solito chi ha un permesso di soggiorno.
Il bonus spetta a lavoratori dipendenti e pensionati e consisterà in una somma variabile a seconda del reddito. Si va dai 200 euro che toccheranno ai pensionati con un reddito di massimo quindicimila euro, ai mille che aiuteranno i nuclei familiari con oltre cinque componenti e un reddito massimo di ventiduemila euro.
Sono soldi che arriveranno nella busta paga di febbraio, chi ha diritto al bonus dovrà solo presentare entro la fine di gennaio una domanda al datore di lavoro, che poi verrà rimborsato dallo Stato. I moduli per la domanda verranno presto pubblicati dall’Agenzia delle Entrate.
"La concessione del bonus agli immigrati appare più che logica: in quanto misura fiscale, non può essere infatti preclusa a nessuna categoria di contribuenti" commenta oggi sul suo blog il giornalista del Messaggero Corrado Giustiniani.
Nella speranza che le cose non cambino. "Già vediamo la Lega – aggiunge Giustiniani – che cadrà dalle nuvole e farà di tutto per cambiare la norma nel dibattito parlamentare per la conversione in legge del decreto…"
EP