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Calderoli attacca: “Razzismo religioso è dell’Egitto”

"E’ un Paese amico che evidentemente vuole coprire ciò che succede a casa sua" Roma, 13 gennaio 2010 – "A Rosarno non c’era di mezzo neanche un egiziano, Rosarno non li riguarda, non e’ un caso di razzismo".

Lo dice il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ a proposito delle proteste dell’Egitto su quanto accaduto a Rosarno.

"L’Egitto – aggiunge Calderoli – e’ un Paese amico che evidentemente vuole coprire cio’ che succede a casa sua, il razzismo religioso e’ tutta roba loro". Secondo Calderoli si e’ giunti a questa vicenda "disapplicando la Bossi-Fini.

La legge prima e’ stata svuotata. Poi c’e’ chi non l’ha applicata neppure per la parte rimasta in piedi, usando la filosofia del ‘poverini, quelli’. ‘Poverini, quelli’ non e’ una risposta che si puo’ dare ai cittadini italiani arcistufi dei clandestini. C’e’ chi ha sostenuto che non avere un reddito certo non dovesse essere motivo di espulsione".

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