La quindicenne insultata sul web dopo essere stata eletta la più bella della sua città. “Sono livornese, chi non lo crede ha una mentalità antica”
Roma – 26 agosto 2014 – Cioma Ukwu è livornese. Ha quindici anni, una pagella da prima della classe e una bellezza che sabato sera le ha fatto conquistare il titolo di miss della sua città.
La scelta dei giurati, però, non è piaciuta ai soliti razzisti, che hanno riempito facebook di proteste e insulti.
Sulla bacheca de La Nazione, ad esempio, si leggono commenti come: “Non è livornese”, “negra di m.”, “faccetta nera”, “chissà come puzza”. Oppure argomentazioni del genere: “È una stronzata fare miss Livorno una di colore. Siamo in italia. L'italia agli italiani e cerchiamo di non liberalizzare le cose con questa facilità”.
Si tratta, comunque, di una minoranza. Molti altri utenti di Facebook hanno rintuzzato i razzisti difendendo la miss, alla quale è arrivata la solidarietà del sindaco Nogarin: “Questo gravissimo episodio non rappresenta Livorno, da sempre conosciuta per la tolleranza e l’ apertura” e del governatore Enrico Rossi: “La Toscana che mi piace sconfigge l’ignoranza con l'inclusione e la bellezza”.
Cioma, però, dall’alto del suo metro e ottantacinque si difende benissimo da sola, e sulla sua pagina facebook scrive: "Fiera di essere una livornese nera". Figlia di immigrati nigeriani (il padre è disoccupato, la madre lavora in una casa di riposo), porta con fierezza, nella città dove è nata e cresciuta, la sua corona da miss, sperando che possa diventare il trampolino di lancio per una carriera da modella.
“Quel che dicono – spiega – non mi tocca. Mi considero livornese come gli altri. Se mi giudicassero per il mio aspetto, perché non gli piaccio, li rispetterei, ma se mi giudicano per le mie origini e la mia pelle penso che sono solo degli ignoranti”.
“Ho notato – aggiunge la miss – che la maggior parte dei commenti razzisti arrivano da gente adulta. Si lamentano tantissimo dicendo che la gioventù è bruciata, ma mi sembra proprio che sono rimasti di mentalità antica”.
EP