in

Commissione Ue: il 4 maggio le proposte su immigrazione

Si punta a rafforzare Frontex e a vincolari aiuti ad accordi di riammissione. “Revisione di Schengen”

Roma – 20 aprile 2011 – Rafforzamento di Frontex, l’agenzia per il controllo delle frontiere, piu’ vincoli tra aiuti Ue e accordi di riammissione con i paesi terzi, e più flessibilità di utilizzo dei fondi da parte dei paesi membri. Sono alcune delle proposte sull’immigrazione che verranno presentate dalla Commissione Europea.

Verranno tutte riunite in una comunicazione ufficiale che la commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem presenterà il 4 maggio. Oggi c’è stato a Bruxelles un dibattito di orientamento sulla comunicazione, che era gia’ "prevista da tempo", ha spiegato la portavoce dell’esecutivo Ue Pia Ahrenkilde Hansen, ma certo gli ultimi eventi la hanno "resa particolarmente di attualita’".

In particolare, nel pacchetto di proposte su cui l’esecutivo Ue sta ultimando il lavoro, ci sono la richiesta di introdurre un vincolo rigido tra la cooperazione con l’Ue e l’assegnazione di aiuti a paesi terzi, e l’impegno da parte di questi paesi nel controllo dei flussi migratori e la disponibilita’ ai rimpatri dei migranti illegali.

Viene inoltre richiesto il rafforzamento di Frontex, dotando l’agenzia per il controllo delle frontiere esterne di piu’ mezzi e uomini propri, un bugdet maggiore e l’obbligo per gli stati membri che danno la loro disponibilita’ a partecipare alle missioni ad intervenire effettivamente.

Bruxelles propone anche che si lavori a programmi di solidarieta’ Ue per reinsediare i profughi, come per esempio e’ il caso di quelli bloccati alle frontiere libiche, e, soprattutto, che i finanziamenti che l’Ue da’ ai singoli stati membri siano piu’ flessibili nel loro utilizzo per gestire le situazioni di emergenza per l’immigrazione.

La Commissione ha aperto oggi un dibattito sulla "revisione della governance di Schengen" alla luce della "crisi attuale" che il sistema ha vissuto negli ultimi giorni. Secondo fonti Ue, l’obiettivo di Bruxelles è quello di creare una "rete di sicurezza" nel caso in cui un paese "collassi".A essere in discussione non sono tanto le regole in se’, quindi, quanto la loro "applicazione".

     

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Lavoro nero: immigrati ridotti in schiavit

Nouvel Observateur: “Niente immigrati in Francia per non perdere le elezioni”