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Dagli immigrati un tesoro di 123 miliardi di euro l’anno, l’8,8% del Pil

Il "valore dell'immigrazione" in una ricerca della Fondazione Leone Moressa. “Innegabile l'apporto dei lavoratori stranieri in termini di ricchezza e sviluppo”

Roma – 28 gennaio 2015 – Gli immigrati sono un peso per l'Italia? Macché, sono una ricchezza e chi dice il contrario non sa fare i conti.

A quantificare il “valore dell'immigrazione” è una ricerca realizzata dalla Fondazione Leone Moressa con il sostegno di Open Society Foundations, che sarà presentata il 29 gennaio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dice che i 2,4 milioni di occupati stranieri producono l’8,8% della ricchezza nazionale, per una cifra complessiva di oltre 123 miliardi di euro.

I ricercatori hanno messo anche sui piatti della bilancia i costi e i benefici dell'immigrazione. E, stando alle anticipazioni della ricerca, hanno scoperto che per le casse dello Stato le entrate riconducibili alla presenza dei cittadini stranieri superano le uscite di quasi 4 miliardi di euro.

“Il dibattito sull’immigrazione – scrivono i ricercatori – assume spesso toni ideologici, polarizzando la questione su posizioni inconciliabili che portano l’opinione pubblica ad essere o “a favore” o “contro” l’immigrazione. Oggi, invece, da un punto di vista strettamente economico, non si può sottovalutare l’apporto che il fenomeno migratorio genera in termini di ricchezza e sviluppo”.
 

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