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E’ polemica su “Cose dell’altro mondo”, il film che racconta l’importanza degli immigrati

La pellicola è considerata dai veneti “razzista e diffamatoria per l’Italia”. Il regista: “Ho toccato note dolenti”

Roma, 5 agosto 2011 – Grande polemiche sul web da parte dei cittadini del veneto che protestano per il nuovo film di Francesco Patierno, con protagonista Diego Abadantuono nei panni di un imprenditore razzista e proprietario di una televisione privata nel nord-est dell’Italia.
Nel film, intitolato “Cose dell’altro mondo”, Abadantuono usa i mezzi di comunicazione a sua disposizione per predicare sull’opportunità di avere un mondo privo di extracomunitari e sulla loro inutilità nella società italiana urlando slogan come “Conviviamo con i fondamentalisti islamici, gli zingari, i fancazzisti albanesi: prendete il cammello e andate a casa”.
Come d’incanto un giorno le preghiere dell’Abadantuono imprenditore vengono esaudite e di colpo spariscono, dalla piccola città in cui vive, tutti gli extracomunitari presenti mettendo in evidenza la necessità della loro presenza per via della loro diffusione nel tessuto lavorativo.
Alla rappresentazione di un Veneto razzista e xenofobo non ci stanno i cittadini del nord est Italia che sia durante le riprese del film che alla presentazione dello stesso, attualmente in programma alla mostra del Cinema di Venezia, hanno risposto con veementi proteste gridando a gran voce di “boicottare il film” considerato diffamatorio e razzista. 
Anche gli stessi amministratori locali non sono stati molto compiacenti con il film tanto che il sindaco di Treviso negò la possibilità di girare lì alcune scene, permesso che fu invece accordato dal sindaco di Bassano del Grappa.
Nonostante le feroci polemiche che si stanno consumando intorno alla pellicola del regista Patierno, “Cose dell’altro mondo” ha ottenuto il riconoscimento di  film di interesse culturale nazionale da parte del Ministero per i Beni culturali.

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