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Elezioni. Il PD mette in lista anche i nuovi italiani

Il partito di Bersani vuole portare in Parlamento immigrati e seconde generazioni. Khalid Chaouki e Cécile Kyenge Kashetu sono in posizioni sicure, poche speranze per Nona Evghenie e Fernando Biague. Fuori Alina Harja e Ismail “Issi” Ademi.

Roma – 9 gennaio 2013 – Ci sono anche i nuovi italiani nelle liste che il Partito democratico presenterà alle prossime elezioni.

Bersani e i suoi hanno onorato l’impegno preso qualche settimana fa dalla direzione nazionale con l’approvazione di un ordine del giorno. Tra le altre cose, diceva che “è diventato maturo per il bene del nostro paese, per le sue prospettive di crescita e sviluppo e per realizzare un effettivo e profondo rinnovamento delle classi dirigenti avere una rappresentanza di immigrati eletta in Parlamento”.

Il volto più noto, in realtà, sarà quello di un’immigrata molto particolare. La pluricampionessa olimpica di canoa Josefa Idem, nata e cresciuta in Germania, ma italiana da oltre venti anni, sarà la capolista al Senato in Emilia Romagna. Ha alle spalle anche una lunga militanza politica ed è stata la più votata alle primarie del partito in provincia di Ravenna.

Tutt’altra storia quella del trentenne Khalid Chaouki, giornalista, responsabile Nuovi Italiani del Pd. Arrivato in Italia dal Marocco quando aveva solo nove anni, è impegnato da sempre sui temi dell’immigrazione e delle seconde generazioni. È in lista nella circoscrizione Campania 2, con un quattordicesimo posto che dovrebbe garantirgli l’elezione.

Ancora più “blindata” la posizione di Cécile Kyenge Kashetu, che vive in Italia da quasi trent’anni. Medico oculista, è consigliere provinciale del Pd a Modena e presidente nazionale della Rete Primo Marzo, che ha promosso lo sciopero degli immigrati. È candidata alla Camera in Emilia Romagna e il suo nome è il settimo della lista.

Sarà invece improbabile l’elezione di Nona Evghenie, di origine romene, consigliere comunale a Padova. Ha corso per le primarie convincendo quasi novecento elettori, nella lista del Veneto è venticinquesima. Poche chance anche per Fernando Biague, psicologo originario della Guinea Bissau, che alle primarie a Bolzano è stato il secondo più votato, ma con un ottavo posto in lista in Trentino Alto Adige difficilmente arriverà in Parlamento.

Occasione sfumata, infine, per Alina Harja e Ismail “Issi” Ademi. Nei giorni scorsi,   molte associazioni romene e albanesi si erano mobilitate per sostenere le loro candidature, ma alla fine il Partito Democratico ha deciso che saranno altri a rappresentare i nuovi italiani in Parlamento.

Elvio Pasca
 

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