Bruxelles, 23 gennaio 2017 – L’Unione Europea potrebbe sostenere la creazione di una “linea di protezione” nelle acque territoriali libiche per scoraggiare le partenze di migranti verso l’Europa. E’ quanto emerge da una proposta confidenziale sottoposta dalla presidenza maltese agli stati membri e che la France Presse ha potuto consultare.
I pericoli corsi nel Mediterraneo centrale dai migranti, che al 90 per cento partono dalla Libia, sono enormi e gli europei tentano di cautelarsi di fronte a un nuovo, massiccio afflusso primaverile. Fonti diplomatiche osservano che l’operazione navale antiscafisti Sophia – lanciata nel 2015 nel Mar Mediterraneo dall’Ue – ha permesso di salvare delle vite, ma ha anche potuto rappresentare un “fattore di attrazione” per i migranti, “tutelati” dal salvataggio in mare delle navi europee e dall’impossibilita’ di essere respinti. Quanto al progetto di estendere la missione Sophia alle acque libiche, sembra complessa da mettere in atto, con i diplomatici che puntano il dito sull’assenza di un’autorita’ unica con cui accordarsi in Libia.
“In assenza di questa possibilita’, l’obiettivo operativo della Ue nel breve termine potrebbe essere la creazione di una ‘linea di protezione’ molto piu’ vicina ai porti d’origine, nelle acque territoriali libiche, secondo un ‘documento di riflessione'” sottoposto da Malta agli stati dell’unione. Questa linea di protezione si farebbe “con le forze libiche come operatori di prima linea ma con un sostegno europeo forte e duraturo” precisa il documento preparatorio del vertice europeo del 3 febbraio a Malta, tra i cui temi ci sono immigrazione e Brexit. Il sostegno europeo si tradurrebbe in dettaglio in un rafforzamento della missione europea di formazione dei guardacoste libici, partita a fine ottobre. Gli europei dovrebbero garantire che i migranti intercettati nelle acque libiche dai guardacoste del Paese siano “sbarcati” in Libia in “condizioni adeguate”, nel rispetto del diritto internazionale, si legge nel documento. Il documento suggerisce inoltre di “esaminare in maniera completa” le attivita’ delle Ong nel Mediterraneo, accusate da alcuni di incoraggiare i migranti a compiere la traversata. Il governo maltese ha gia’ chiesto alla Ue di impegnarsi in un dialogo con la Libia per evitare un afflusso “senza precedenti” di migranti in primavera.