Sgominata organizzazione che aveva venduto migliaia di domande. Un giro d’affari di almeno 4 milioni di euro
Roma – 27 ottobre 2010 – Continuano a saltare a fuori le magagne della regolarizzazione, contratti d’assunzione fasulli venduti a peso d’oro agli immigrati in cerca di un permesso di soggiorno.
L’operazione ‘Terra Promessa’ sta sgominando a Roma un’organizzazione attiva in questo tipo di traffico. Al vertice c’era la responsabile di un Centro assistenza fiscale, ma in manette sono finiti anche un medico, la titolare di un’agenzia di servizi e disbrigo pratiche, un consulente del lavoro.
Finora i carabinieri hanno notificato ventidue provvedimenti cautelari (13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 5 arresti domiciliari e 4 obblighi di presentazione in caserma), nei confronti di italiani e stranieri, nella Capitale e in provincia, che si aggiungono ai 3 arresti già eseguiti nel corso delle indagini. Decine le perquisizioni tuttora in corso.
Secondo le indagini, la banda ha venduto domande di regolarizzazione, soprattutto a egiziani e cinesi, con prezzi che oscillavano tra i 5mila ed i 7mila euro. Ne ha presentate un migliaio, duecento delle quali sono già state con certezza dichiarate contraffatte. Il volume di affari stimato finora è di almeno 4 milioni di euro.
Per tutti l’accusa e’ di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla produzione di documenti falsi, alla truffa ai danni dello Stato e alla contraffazione dei documenti necessari alla regolarizzazione di cittadini extracomunitari assunti come badanti o colf.