Il ministro del Lavoro: “Non possiamo semplicemente aprire le porte, ma serve atteggiamento positivo. Usare poche risorse disponibili per l’integrazione”
Roma – 26 giugno 2012 – Anche se “non possiamo semplicemente aprire le porte, perché questo potrebbe creare problemi”, “dobbiamo avere un atteggiamento positivo, considerando che le migrazioni, nel lungo periodo, possono avere effetti positivi”.
Lo ha detto oggi il ministro del Welfare, Elsa Fornero, durante un video-collegamento con l’Istituto universitario europeo di Fiesole in occasione dell’apertura del “Migration policy center”. ”Dobbiamo – ha spiegato il ministro – considerare tutti gli effetti positivi delle migrazioni, che possono anche contribuire a risolvere dei problemi”.
“I lavoratori immigrati – ha sottolineato Fornero – sono giovani, lavorano, pagano i contributi. Ma ci sono anche altri motivi per cui i migranti possono contribuire al welfare: fanno piu’ figli e questo può combattere il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione e poi la diversita’ e’ un tipo di ricchezza della societa’. I figli dei migranti hanno anche effetivi positivi nelle scuole. Quindi il contributo dei migranti puo’ essere economico, sociale e anche per il sistema del welfare”.
Per questo motivo, ha aggiunto, ”anche se siamo nel profondo della recessione e non ci sono abbastanza risorse, dobbiamo usare quelle che abbiamo per rafforzare l’integrazione”. In questo contesto, ha concluso rivolta ai partecipanti all’incontro di lancio del Migration policy center, ”un centro come il vostro e’ importante perchè abbiamo bisogno di ricerche scientifiche, dati e analisi certe per far funzionare meglio le nostre politiche”.