“Proteggiamoci” scrive il leader del Movimento 5 Stelle. E propone espulsioni, ripristino dei controlli alle frontiere interne, un banca dati europea dei sospetti e revisione del regolamento di Dublino
Roma – 23 dicembre 2016 – “Ora è il momento di proteggerci”. Si intitola così il post pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog dopo l’uccisione a Milano di Anis Amri, autore della strage di Berlino, durante un conflitto a fuoco con due poliziotti, uno dei quali è stato ferito.
“Due eroi, che hanno rischiato di diventare due nuovi santi laici. Tutta l’Italia, tutta l’Europa sono grate a questi due ragazzi” scrive il leader del Movimento 5 Stelle, secondo ccui però “è folle che due agenti ordinari debbano essere messi a repentaglio e ritrovarsi ad avere a che fare con un terrorista ricercato da mezza Europa. Questo accade perchè la situazione migratoria è ormai fuori controllo”.
“Nel 2015 – aggiunge – con gli sbarchi sono arrivati in 153.842, i richiedenti asilo sono stati 83.970, 71.000 sono stati esaminati e il 55% di questi hanno ricevuto diniego: dove sono finiti loro e quelli non esaminati e che non hanno fatto richiesta? L’Italia e l’Europa sono un colabrodo”. Quindi ripercorre la vicenda di Amri, tra sbarco in Italia, carcere, espulsioni rimaste solo sulla carta e viaggi in Europa.
Secondo Grillo, “l’Italia sta diventando un viavai di terroristi, che non siamo in grado di riconoscere e segnalare, che grazie a Schengen possono sconfinare indisturbati in tutta Europa. Bisogna agire ora”.
Il piano del capo del Movimento 5 Stelle prevede quattro mosse.
Innanzitutto, “chi ha diritto di asilo resta in Italia, tutti gli irregolari devono essere rimpatriati subito a partire da oggi”. Poi “Schengen deve essere rivisto: qualora si verifichi un attentato in Europa le istituzioni devono provvedere a sospenderlo immediatamente e ripristinare i controlli alle frontiere almeno finchè il livello di allerta non sia calato e tutti i sospetti catturati”.
Grillo chiede anche la “creazione di una banca dati europea sui sospetti terroristi condivisa con tutti gli stati membri, utilizzando anche quelle attuali”. E infine la “Revisione del Regolamento di Dublino” che oggi impone al Paese di primo ingresso nell’Ue, che spesso è l’Italia, di farsi carico dei richiedenti asilo.
“Fino a oggi è stato il tempo del dolore, della commozione, della solidarietà. Adesso è il momento di agire e proteggerci” conclude Beppe Grillo.
Calderoli: “Grillo fa il leghista? Così sputtana il M5S”
“Sogno o son desto? Grillo per distrarre l’attenzione dai disastri romani e dagli scandali che stanno travolgendo la giunta Raggi, disastri da cui certo non sono immuni tanti parlamentari e i vertici del movimento, adesso si mette a fare il leghista, riproponendo le ricette che da anni propone la Lega Nord? Peccato che c’e’ un problema grande come una montagna: l’emendamento con cui, in questa legislatura, e’ stato abrogato il rato di immigrazione clandestina, porta la firma di un senatore dei Cinque Stelle ed e’ stato citato da tutto il gruppo”.
Così il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, Lega Nord. “Caro Beppe – aggiunge in una nota – prima di parlare informati su quello che i tuoi fanno in Parlamento, visto che siete stati proprio voi a proporre e a votare l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina. E adesso tu chiedi di espellere tutti i clandestini smentendo o tuoi parlamentari? Troppo facile. Caro Beppe quando fai il comico sei libero di dire quello che vuoi, ma quando fai il politico e dici certe cose ti sputtani da solo”.
Sinistra Italiana: “Grillo avvoltoio, alimenta la paura”
“Il capo dei M5S si butta dal lato della paura , il gioco piu’ facile per lucrare qualche voto. Piu’ che un grillo uno dei tanti avvoltoi che si alzano in volo dopo ogni tragedia. Non e’ la prima volta ma oggi la conferma e’ ancora piu’ netta. Il capo del Movimento 5 Stelle si butta dal lato della paura e di chi invece di combatterla la alimenta. Insomma il gioco piu’ facile per lucrare qualche voto in piu'” commenta Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana.
“Dunque di fronte all’attentato di Berlino e all’uccisione dell’attentatore durante un controllo di polizia – prosegue – si scaglia contro l’immigrazione fuori controllo. Come abbiamo imparato fin troppo bene spesso e volentieri gli autori di attentati sono cittadini di quel Paese da piu’di una generazione. E sappiamo anche o dovremmo sapere che in questa cosiddetta guerra di religione la stragrande maggioranza delle vittime si contano nel mondo islamico. Evidentemente la strada piu’ breve e’ sempre quella piu’ stupida. E quindi via con la chiusura delle frontiere, coi rimpatri e con la sospensione di Schengen.” “Insomma piu’ che un grillo – conclude Fratoianni – uno dei tanti avvoltoi che si alzano in volo dopo ogni tragedia”.