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Il leghista: “Non affittate agli immigrati”. Il giudice: “Razzismo”

Il tribunale di Milano censura  l’appello di Cristiano Borghi, assessore a Gerenzano. “Incitazione alla discriminazione”

Roma – 4 maggio 2011 – “Non rendete vani i nostri sforzi: chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari… altrimenti avremo un paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura di uscire di casa”.

Quando nel maggio 2009 scriveva questo appello sul giornalino del Comune, l’assessore leghista Cristiano Borghi era molto deluso. Nonostante gli sforzi dell’ amministrazione (tutta in mano al Carroccio) per mandare gli immigrati foeura de ball, nel paesino del Varesotto c’era chi agli immigrati affittava casa.

Sono passati due anni, durante i quali l’articolo di Borghi è rimasto sul sito internet del Comune, e magari l’assessore ha avuto il tempo di riprendersi dalla delusione. Ieri però gli è piovuta addosso anche una sentenza del tribunale di Milano, secondo il quale quell’articolo conteneva un’incitazione al razzismo.

Il giudice Loretta Dorigo ha dato ragione a due onlus, Farsi prossimo e Avvocati per Niente, che contro l’assessore e il Comune di Gerenzano hanno promosso un’azione civile antidiscriminazione. “L’invito a non affittare agli stranieri”,  si legge nella sentenza, va inteso come “un’istigazione, rivolta ai soggetti di nazionalità italiana, finalizzata ad introdurre un fattore distorsivo con funzione discriminatoria nei rapporti giuridici instaurandi con cittadini extracomunitari”.

Borghi ha chiesto insomma una cosa che non si può fare, perché (fortunatamente) la legge prevede per gli stranieri regolari gli stessi diritti civili degli italiani. Gli immigrati, quindi, non possono essere penalizzati nella ricerca di una casa. L’appello dell’assessore, ha ordinato il giudice, va rimosso dal sito del Comune.

“L’assessore Borghi, con le sue parole, ha gettato discredito e vergogna sul nostro Comune e per questo se ne deve andare immediatamente. Ma prima chieda scusa e si impegni a pagare di tasca propria le spese legali che dovessero gravare sul Comune a seguito dei suoi scriteriati comportamenti” incalza ora il Pd di Gerenzano.

L’assessore, però, non si scusa e intanto rimane sulla sua poltrona. A Gerenzano si tornerà alle urne solo nel 2012.

Elvio Pasca

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La sentenza del tribunale di Milano (fonte: Asgi)

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