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Il vescovo di Bergamo: “Esclusione degli immigrati è anticristiana”

"Le parrocchie oggi diventano luogo di aggregazione e di riferimento per gli immigrati" ROMA, 4 settembre 2010 – Le politiche dell’esclusione, in tema di immigrazione, sono ”inaccettabili per la coscienza cristiana”.

Lo afferma mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo in un’intervista al mensile Jesus.

Secondo Mons. Beschi, il fenomeno della discriminazione a Bergamo ”non e’ nato come contrapposizione all’immigrazione ma piuttosto contro un centralismo percepito in termini pesanti di costrizione e, qualche volta, di penalizzazione”. Per quanto riguarda i movimenti di esclusione, Beschi percepisce un ”grande rischio, quello di stabilizzare la situazione creando due popoli: quello dei cittadini nati in Italia o di origini italiane e un altro, che ha i suoi diritti ma che e’ considerato diverso da noi”.

"C’è poi il ruolo delle parrocchie – conclude il vescovo – che oggi diventano luogo di aggregazione e di riferimento per gli immigrati, luoghi di sperimentazione sociale in cui si affronta, soprattutto con i giovani il discorso dell’interculturalità".

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