Il primo cittadino di Bondeno: “Nessuna accoglienza ai clandestini. Batosta fiscale per chi tradisce”
Ferrara – 3 settembre 2015 – Fabio Bergamini è il sindaco di Bondeno, paese di quindicimila abitanti in provincia di Ferrara.
Già consigliere e segretario provinciale della Lega Nord, nel curriculum cita tra i suoi interessi la “Storia dei popoli del Mediterraneo” e “Storia della Guerra”. Dovrebbe quindi avere uno sguardo piuttosto esperto sul perché decine di migliaia di persone affrontano le onde del Mediterraneo sui barconi o le complicate rotte a piedi attraverso i Balcani per mettersi in salvo in Italia e in Europa.
Bergamini, invece, si ostina a chiamare i profughi “clandestini”. E dice che per loro non c’è spazio nel suo Comune, colpito tre anni fa dal terremoto dell’Emilia e ancora in corso di ricostruzione. Qualche settimana fa si è rifiutato di partecipare a una riunione con gli altri Comuni convocata dal prefetto di Ferrara, ora, di fronte al piano del Viminale da 20 mila posti, minaccia un’improbabile “ritorsione fiscale” contro albergatori, associazioni e quanti altri accoglieranno i nuovi arrivati a Bondeno
“Aliquote Tasi e Imu al massimo per chi ospita presunti profughi in case o strutture di sua proprietà. Il gettito così prodotto lo destineremo a un fondo a disposizione dei terremotati”, ha spiegato il sindaco leghista. “Angelino Alfano ci sta sfidando, il suo è un affronto ai nostri territori. Chi vìola il patto di solidarietà tra terremotati, vendendosi come un Giuda per 30 denari, merita una batosta fiscale”.
Certo, tra il dire e il fare…, ma intanto Bergamini ha incassato l’appoggio pieno (e ci mancherebbe) del suo partito. E da Bondeno tuona: “Sono stato eletto per fare il bene di questa comunità, ferita da un sisma, non per dilapidare risorse per dare accoglienza a clandestini. La nostra protesta contro queste politiche di invasione, che alimentano solo ingiustizie sociali, è concreta, e si svilupperà in dure azioni di contrasto a questa accoglienza selvaggia, folle, pericolosa“