Un enorme rogo ha devastato nella notte la baraccopoli nelle campagne del foggiano dove vivono i braccianti. “Forse doloso”. Da due giorni erano in corso le operazioni di sgombero
Foggia – 3 marzo 2017 – Due uomini di origine africana sono morti nell’incendio sviluppatosi stanotte nel “Gran Ghetto”, la baraccopoli nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, nel foggiano, dove vivono centinaia di lavoratori immigrati impiegati nei campi come stagionali. Erano ancora in corso le operazioni di sgombero dell’accampamento iniziate il 1 marzo.
“Non abbiamo ancora potuto recuperare i corpi carbonizzati dei due cittadini africani deceduti a causa dell’incendio – ha detto all’ANSA uno dei vigili – Stiamo aspettando il medico legale e il magistrato di turno”.”Al momento – ha detto un ufficiale del vigili del fuoco intervenuto sul posto – non è possibile capire se si tratti di incendio doloso o meno, anche se questa è una delle ipotesi che stiamo valutando perché le fiamme si sono sviluppate in modo violento e improvviso”.
Il “Gran Ghetto”, sorto una ventina di anni fa, era stato sequestrato nell’ambito delle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari per presunte infiltrazioni da parte della criminalità. La Regione Puglia aveva presentato una denuncia per riduzione in schiavitù. Nella baraccopoli d’estate si ammassano fino a tremila persone, vitttime dei caporali e del racket della prostituzione.
Due giorni fa, dopo che la Dda aveva revocato la facltà s’uso del suolo sequestrato, erano iniziate le operazioni di sgombero, tra le proteste da parte degli occupanti. Ieri mattina circa duecento immigrati avevano manifestato contro lo sgombero davanti alla prefettura di Foggia.
Stanotte il grande incendio, che alimentato dal forte vento e dall’esplosione di alcune bombole del gas si è sviluppato su un’area di circa 5mila mq e ha distrutto un centinaio di baracche. I corpi delle due vittime sono stati ritrovati dai Vigili del Fuoco mentre spegnevano le fiamme. “E’ stato troppo violento ed improvviso – ha riferito all’ANSA un vigile del fuoco – e quindi non si esclude che possa essere stato appiccato da qualcuno”.