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Kyenge: “La legge va rivista, mettiamo al centro le persone”

La ministra dell’integrazione: “Tutti i dati che sto raccogliendo vanno in questa direzione. Il cinema puà sconfiggere gli stereotipi”

Roma  -2 settembre 2013 – È tempo di rivedere la legge sull’immigrazione, mettendo al centro la persona.

Lo ha ribadito stamattina la ministra dell’integrazione Cècile Kyenge, a margine di un incontro alla Biennale di Venezia. I giornalisti le chiedevano un commento alle parole di Matteo Renzi, che ieri ha auspicato dal governo una riforma della Bossi-Fini.

“I dati che sto raccogliendo sul territorio – ha risposto la ministra – sono abbastanza evidenti. Le regole e le norme  si rivedono anche considerando i tempi, considerando il momento ma anche valutando costi e benefici e guardando anche quelli che sono i diritti umani delle persone”.

“Tutti i dati che sto raccogliendo a tre mesi – ha ripetuto – vanno in questa direzione. Il cambiamento puo' esserci con la partecipazione di tutti". Kyenge ha fatto poi i “complimenti” al Veneto: “È una regione che sa come accogliere le persone".

Nel corso dell’incontro, dedicato alla cittadinanza, è stato proiettato anche “18 ius soli”, il documentario di Fred Kuwornu sulle seconde generazioni.

"Il cinema può essere uno strumento per parlare al mondo intero, per sconfiggere gli stereotopi ma soprattutto per rafforzare le città" ha commentato Kyenge. "E' in questa direzione che dobbiamo, con buone pratiche e strumenti migliori, come il cinema, per cercare di portare avanti un'idea".
 

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