A Venezia si celebra la “Festa del Popolo Veneto”, voluta dai leghisti. Il primo premio del concorso tra le scuole della giornata va al musical in dialetto della V D, dove oltre metà degli alunni sono figli di immigrati
Roma – 27 marzo 2013 – Il 25 marzo a Venezia, nell’anniversario della leggendaria fondazione della città, si è svolta la Festa del Popolo Veneto, una celebrazione istituita nel 2007, per volontà della Lega Nord, in nome della difesa dell’”identità”. Curioso che i protagonisti di questa edizione siano stati i figli degli immigrati, ai quali il Carroccio non vuole dare cittadinanza, a volte appellandosi proprio a quella stessa “identità”.
La giornata è iniziata con la premiazione di un concorso per le scuole dedicato alla valorizzazione della cultura e tradizione veneta attraverso svariati progetti.
A conquistare il primo premio (e mille euro per le attività scolastiche) sono stati Aurora, Ambra, Alfi, Eraldo, Oussama, Zhei, Jiaya e i tanti altri ragazzi della V D della scuola elementare Grimani di Marghera. Una classe speciale, composta da 26 alunni, 15 dei quali con genitori provenienti da 11 nazioni diverse dall’Italia, sparse per i quattro angoli del mondo.
Tutti e 26 hanno inscenato sul palco dell’Auditorim dell’Univesità Ca’ Foscari, un musical con canzoni e dialoghi in dialetto veneziano. Racconta di un uomo che si sente solo in una nuova città e ricorda i racconti della nonna veneziana. L’idea nasce dalla maestra Rossella Zohar de Karstenegg, anche lei ha origini straniere come la maggioranza dei suo allievi, che ha convinto i bambini a cantare e a recitare nel dialetto della loro città, Marghera.
Samia Oursana