ll caso di Fatou Cham nel Regno Unito. Pubblicizzava una linea di moda, ma non aveva il permesso di soggiorno Roma – 29 settembre 2009 – Da cassiera in un grande magazzino a modella. La storia di Fatou Cham, trentaduenne gambese a Londra, aveva gli ingredienti di una favola a lieto fine. Ma l’ultimo capitolo è triste: denunciata per immigrazione clandestina, la ragazza va incontro a un’ espulsione.
Fino a pochi mesi fa, Fatou lavorava alla cassa sei di un Tesco Store nella periferia est della capitale inglese. La sua bellezza le era valsa però una promozione sul campo a testimonial di un nuova linea di vestiti prodotta dalla Tesco, e così da qualche giorno campeggiava sui manifesti fasciata in un abito blu.
Forse è stata proprio la notorietà a portare sulle sue tracce gli investigatori del dipartimento immigrazione, che hanno scoperto che la gambese non aveva più un permesso di soggiorno. Il visto per studio con cui era arrivata in Garn Bretagna nel 1998 fa era infatti scaduto nel 2001, e le sua richiesta di un permesso per lavoro era stata già respinta due volta.
Ora Fatou e i suoi legali lottano contro un probabile rimpatrio: "Sono venuta qui per vivere meglio, senza ingannare nessuno. Vorrei solo rimanere qui ed essere felice” dice ora la sfortunata modella.
Elvio Pasca