I lavori termineranno a ottobre, intanto fino a 250 persone saranno ospitate in altri edifici dell’isola. Il ministro: “Presto in Libia a parlare di immigrazione”
Roma – 28 marzo 2012 – I due centri di accoglienza di Lampedusa riapriranno, ma solo dal prossimo autunno. Fino ad allora i migranti verranno ospitati in altri edifici dell’isola, che però possono contenere al massimo 250 persone.
Lo ha detto oggi pomeriggio alla Camera il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, intervenendo al question time, ricordando che nel suo recente viaggio sull’isola ha firmato degli accordi “per il ripristino della completa funzionalità del centro di primo soccorso e accoglienza di Contrada Imbriacola e dell’ex base Loran, per rendere pienamente adeguate, sotto ogni profilo, le strutture destinate all’accoglienza e al transito degli immigrati, secondo una precisa intenzione che intende restituire l’isola di Lampedusa alla sua vocazione turistica”.
“Il termine per la realizzazione delle opere di manutenzione e di adeguamento – ha però aggiunto il ministro- è previsto per il prossimo mese di ottobre. Nell’immediato saranno seguiti da squadre specializzate di vigili del fuoco interventi che assicureranno la disponibilità, con tempi di realizzazione di circa trenta giorni, di cinque edifici del centro che potranno garantire una prima ospitalità a 250 persone”.
Cancellieri ha fornito anche alcuni dati sugli sbarchi. Dall’inizio dell’anno sono approdati sulle nostre coste 1.407 stranieri rispetto ai circa ventimila dello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, a Lampedusa, sono giunti 573 stranieri, di cui 410 uomini, 104 donne e 59 minori, rispetto ai 18 mila 672 dello stesso arco temporale.
Gli immigrati è stata fornita assistenza sanitaria e, al momento dello sbarco, sono stati distribuiti generi di prima necessità, kit igienici e vestiti. Sono stati ospitati presso strutture alberghiere e l’area marina protetta, quindi trasferiti a Porto Empedocle e di lì condotti in altri centri. “Allo stato, risultano presenti sull’isola 37 immigrati ed è stata segnalata la presenza di 36 cittadini tunisini per i quali sono in corso le attività di rito”.
“La presenza congiunta, in Lampedusa, di minori non accompagnati e di adulti – ha sottolineato Cancellieri – è coincisa con le fasi più concitate dell’accoglienza e con i primi momenti dell’identificazione. In ogni caso tale situazione, di carattere temporaneo, trova soluzione all’atto di trasferimento delle persone nelle strutture di destinazione.
“Ribadisco – ha concluso il ministro dell’Interno- la mia attenzione verso il problema. A tal fine sono, recentemente, stata in Tunisia e, a breve, mi recherò in Libia per affrontare con la nuova autorità di quel Paese le tematiche migratorie”.