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Lampedusa. Il Cie è abusivo, via alla demolizione

Si smantella la struttura voluta da Maroni. Il sindaco: "Abbiamo vinto" Roma – 5 maggio 2009 – La strategia anticlandestini del ministro Maroni perde una roccaforte: il centro di identificazione ed espulsione di Lampedusa. Sarà anche fondamentale, ma così com’è è un abuso edilizio e quindi in questi giorni sono iniziati i lavori per smantellarlo.

Il Cie, realizzato in tutta fretta a gennaio nella ex base Loran, avrebbe permesso secondo Maroni di rendere più veloci ed efficaci le espulsioni dei clandestini sbarcati sull’isola.  Il centro già presente a Lampedusa è infatti solo una struttura di prima accoglienza, dalla quale gli immigrati vengono smistati in altri Cie della penisola, con aggravi di tempo e di spesa.

Contro il nuovo Centro erano scesi in piazza tutti gli isolani, ma questo non aveva fermato i lavori, erano state gettate delle basi di cemento e su queste erano stati collocati i capannoni. Una costruzione realizzata però senza le autorizzazioni preventive di Comune,  Soprintendenza, Genio civile e Forestale e che quindi sostanzialmente abusiva.

Esulta Dino De Rubeis, il sindaco di Lampedusa che aveva guidato la protesta. Abbiamo vinto, il ministro dell’Interno sta smontando il Cie. La struttura era abusiva" dice, e annuncia per domani una manifestazione "in piazza per informare la gente di quanto è accaduto, una specie di festa".

EP

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