Il commissario straordinario: “Evacueremo l’isola con sei navi”. Ma intanto aumentano tensione e proteste
Roma – 28 marzo 2011 – È alta la tensione a Lampedusa, congestionata dagli sbarchi. Nelle ultime ventiquattro ore sono arrivate quasi duemila persone, e ora gli immigrati più degli abitanti dell’isola.
Oggi una cinquantina di donne ha presidiato la banchina, alcune si sono incatenate mentre i pescatori bloccavano con i barconi sequestrate ai migranti l’ingresso del porto. In questo modo vorrebbero impedire che le motovedette portino a terra altre persone soccorse in mare. Anche per le strade sono stati rovesciati cassonetti e accumulati massi per impedire l’accesso.
Nel primo pomeriggio, il Commissario straordinario per l’emergenza, Giuseppe Caruso, ha annunciato che mercoledì “arriveranno sei navi che potranno trasportare fino a 10mila migranti”. "Evacueremo tutti gli immigrati presenti a Lampedusa – ha spiegato Caruso – e continueranno a ritmo serrato e incessante i lavori su tutto il territorio nazionale per la realizzazione delle tendopoli e per la messa a posto delle strutture militari”.
Intanto, però, sull’isola, la situazione rimane difficilissima. Secondo Legambiente, “il Centro di Accoglienza e’ sovraffollato oltre ogni limite e attualmente la maggior parte degli stranieri e’ ammassata sulla banchina di Cavallo Bianco senza ricovero, cibo, servizi igienici, coperte. Hanno bisogno di tutto e la situazione peggiora di ora in ora”.
Livia Turco, responsabile immigrazione del Pd, oggi era sull’sola. “È vergognoso. Lampedusa – dice – è una polveriera e se non si interviene immediatamente rischia di esplodere. C’è una massa umana completamente abbandonata, persone trattate come cani. L’isola è paralizzata e gli abitanti in grave difficoltà”.