Boris Johnson propone di dare un permesso a chi, dopo cinque anni, dimostra di esser stato utile Londra – 25 novembre 2008 – Una via d’uscita per i 400mila clandestini che vivono a Londra, una sanatoria che tiri fuori dal sommerso quanti, al di là della loro condizione, si sono resi utili alla società.
È la proposta lanciata da Boris Johnson, sindaco della capitale inglese. Pur non avendo poteri in materia di immigrazione, il primo cittadino vuole che si apra un dibattito sulla questione e ha commissionato uno studio sui benefici della regolarizzazione, soprattutto in termini di nuove entrate fiscali.
L’approccio di Johnson è pragmatico: “Ci sono circa 400mila clandestini a Londra, un numero enorme. In linea di principio hanno sbagliato, hanno infranto la legge. In linea di principio andrebbero tutti presi e rimpatriati… ma non succederà”.
Ecco allora l’idea di una “sanatoria guadagnata”: dopo cinque anni di residenza i cittadini stranieri potrebbero “dimostrare cosa hanno fatto per la società e l’economia” e guadagnarsi così il diritto a rimanere. Portando nelle casse del Tesoro un extragettito stimato tra 500 milioni e il miliardo di sterline.
Johnson aveva parlato di sanatoria già in campagna elettorale, ma era stato sconfessato dal suo stesso partito, i Conservatori guidati da David Cameron. La sua nuova proposta ha trovato l’appoggio del cardinale Cormac Murphy-O’Connor, decano della chiesa cattolica nel Regno Unito.
Per saperne di:
Illegal immigrant amnesty in London (Foreignersineurope.co.uk)
Catholic approval for illegal immigrant amnesty (Foreignersineurope.co.uk)
EP