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Maroni: “Su bambini fantasma propaganda oscena”

"Non è vero che una clandestina che partorisce non possa registrare il figlio" ROMA, 14 maggio 2009 – "Propaganda oscena", così il ministro dell’Interno Roberto Maroni, usando toni forti, ha definito la polemica scoppiata in questi giorni in merito alle sorti dei cosiddetti ‘bambini fantasma’, vale a dire i bambini partoriti da immigrate extracomunitarie clandestine.

"Propaganda oscena viene fatta da chi dice che questi bambini saranno immediatamente adottabili", ha affermato il ministro nel corso della puntata di ieri sera di Matrix che, sul tema dell’immigrazione, l’ha visto opposto alla vicepresidente della Camera Rosy Bindi.

Il ministro dell’Interno ha spiegato che "non e’ vero che una donna che partorisce, anche se clandestina, non possa registrare il figlio". Poiche’, in base alle norme che non consentono l’espulsione delle donne in stato di gravidanza nei sei mesi successivi alla nascita del figlio, e’ prevista la possibilita’ che "il questore dia il permesso di soggiorno di sei mesi alla donna che registrera’ il figlio perche’ diventino regolari".

Nel corso della registrazione della puntata non sono mancati momenti di aperto scontro tra Maroni e la Bindi, con il conduttore Alessio Vinci spesso chiamato a moderare toni accesi. A un tratto, Maroni, di fronte al continuo incalzare della Bindi, ha esclamato: "A Roma dicono, e’ de coccio". La puntata si e’ poi conclusa serenamente con una stretta di mano tra i due.

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