in

Milano. Immigrati in rivolta al Cpa di via Corelli

You tube: "Si sono ribellati alle condizioni di vita, alle terribili privazioni e ai pestaggi". Il questore Indolfi smentisce

Milano – 7 aprile 2009 – Domenica sera il centro di prima accoglienza per immigrati in via Corelli a Milano è stato scenario di una rivolta. Intorno alle 21, una trentina di stranieri sono saliti sui tetti dei gabbiotti per protestare contro la possibile proroga dei tempi di permanenza nella struttura. Non si sono verificati scontri e, poco dopo, gli immigrati sono scesi da soli

Nel frattempo su youtube spunta un video riguardante la sommossa, sulla cui veridicità occorre far luce. "Intorno alle 22,30 di domenica 5 aprile – viene scritto prima di far partire le immagini – i detenuti del lager di via Corelli a Milano si sono ribellati alle condizioni di vita e alle terribili privazioni a cui sono forzatamente sottoposti salendo in massa sui tetti dei gabbiotti nei quali sono rinchiusi". Nel video si darebbe conto in diretta, "mentre un testimone denuncia i continui pestaggi", di come i poliziotti sarebbero pronti a colpire. Una versione che contrasta con quella della polizia che non parla neppure di scontro.

Ma non tarda la risposta del questore di Milano Vincenzo Indolfi che si difende dalle accuse arrivate via internet: "Non corrisponde a verità che la Questura avrebbe adoperato mezzi coattivi per interrompere la protesta. Peraltro sulla veridicità delle immagini pubblicate su you tube sono in corso accertamenti che saranno partecipati all’autorita’ giudiziaria ".

"Alle ore 22 circa di domenica sera gli ospiti del Cei di via Corelli usando delle lenzuola si sono portati sul tetto del centro iniziando una protesta contro la nota proroga dei termini di permanenza e per le disagiate condizioni in cui sarebbero costretti a vivere", fanno sapere dalla Questura. Per un’ora circa 50 stranieri, soprattutto maghrebini, sono rimasti sul tetto fino a quando alcuni poliziotti sono saliti "per convincerli ad interrompere la manifestazione. Uno dei manifestanti, G. Abdalh, tunisino, nel tentativo di resistere all’invito di lasciare il tetto si attaccava ad un palo per poi scivolare giù, riportando una contusione ritenuta guaribile dalla clinica Jommelli con un giorno di cure", si precisa nella nota.

a.i.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

TOSCANA: LA RETE DI SPORTELLI PER IMMIGRATI DIVENTA PIU’ AMPIA =

Colf e badanti, contributi Inps entro venerdì