La maggiorparte ha tra i 15 e i 17 anni. L’Ue: Italia in ritardo sul numero unico per le segnalazioni Roma – 11 luglio 2008 – Sono 890 i minori scomparsi in Italia, di questi 218 sono italiani e 672 stranieri. I dati aggiornati al 3 luglio scorso, forniti ieri dall’ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse in occasione della riunione al Viminale del tavolo di lavoro sul tema, rilevano come la fascia d’età a maggior rischio e’ quella tra i 15 e i 17 anni con 116 minori italiani e 457 minori stranieri scomparsi.
La maggior parte si allontana volontariamente (105 italiani, 159 stranieri) o lascia istituti e comunità di accoglienza (71 italiani, 430 stranieri), altri vengono sottratti da un coniuge o da altro familiare (13 italiani, 16 stranieri). Sono inoltre 594 gli italiani scomparsi all’estero dal 1974 ad oggi, di questi sono 109 quelli ancora da ricercare (97 i maggiorenni e 12 i minorenni).
Intanto, dalla Commissione Europea arriva un richiamo all’Italia per non aver attivato il numero unico Ue per la segnalazione dei bambini scomparsi, un’idea lanciata da Bruxelles circa un anno fa.
Il numero è il 116 accompagnato da 000 per segnalare bambini scomparsi. Il 116 seguito da 111 è invece dedicato ai bambini che hanno bisogno di assistenza, il 116 seguito da 123, è riservato ad interventi per un sostegno morale agli adulti.
I numeri sono stati messi a disposizione in 24 paesi (tutti tranne Italia, Lettonia e Gran Bretagna), ma – sottolinea la Commissione – la maggior parte degli Stati non ha poi compiuto molti sforzi per informare i potenziali fruitori del servizio, e solo l’Ungheria e’ completamente in regola con una completa operatività.