Il Capo dello Stato in visita ufficiale a Bucarest. “La comunità romena in Italia si consolida, nel rispetto delle leggi e con la garanzia dei diritti. Non ci saranno restrizioni per i lavoratori”
Roma – 15 settembre 2011 – “Italia e Romania da molti anni non solo sono vicine, ma si sono quasi intrecciate per il flusso reciproco di romeni in Italia ed italiani in Romania”. I rapporti fra i due paesi, “sono a livello eccezionale”.
Lo ha detto oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale in Romania, dopo un colloquio con il suo omologo Traian Basescu su “questioni europee”. “In questo modo – ha spiegato Napolitano – abbiamo parlato anche di Italia e Romania, confidando su una totale identita’ di vedute”.
e 28 mila imprese italiane in Romania e gli immigrati romeni in Italia, oltre un milione dimostrano, secondo il Capo dello Stato, che in questi anni i due Paesi “non hanno solo collaborato, ma si sono compenetrati”. L’ingresso della Romania nell’Unione Europea, nel 2008, ha permesso di “guardare con una ottica comune molti problemi”.
“Siamo molto contenti – ha aggiunto Napolitano – che la comunita’ romena in Italia si stia consolidando a dispetto di luoghi comuni, respingendo ogni tentazione xenofobica, nel rispetto delle leggi del nostro paese e con la garanzia, per gli immigrati romeni, del rispetto dei loro diritti. Puntiamo a una integrazione sempre piu’ stretta nel rispetto delle tradizioni che i romeni che vivono in Italia portano dal loro paese, comprese quelle religiose. Sono lieto di aver firmato recentemente un atto che riconosce la chiesa ortodossa romena in Italia”.
Infine, a un cronista che chi chiedeva se anche l’Italia, a causa della crisi, introdurrà restrizioni contro i romeni, Napolitano ha risposto: “Un’economia che non cresce abbastanza offre meno opportunità anche ai lavoratori immigrati, ma non c’e’ in Italia nessun programma per ridurre la presenza di lavoratori romeni”.