Il presidente americano nel discorso sullo Stato dell’Unione: “La riforma vale mille miliardi. Chi viene qui a realizzare i suoi sogni rende il nostro Paese più attraente”
Roma – 29 gennaio 2014 – Barack Obama spingere ancora per una riforma dell’immigrazione. “Facciamola quest’anno” ha chiesto ieri sera al Congresso nel suo discorso sullo Stato dell’Unione. E l’ha inserita tra le “proposte concrete per accelerare la crescita del Paese”.
“È tempo – ha detto Obama – di ascoltare l’appello che arriva dai leader del mondo degli affari, del mondo del lavoro e religiosi e dalle forze dell’ordine e aggiustare il nostro sistema dell’immigrazione, che non funziona. Repubblicani e Democratici in Senato hanno agito. So che membri di entrambi i partiti alla Camera vogliono fare lo stesso”.
Un riferimento alla riforma bipartisan già approvata in Senato, ferma però da mesi all’altro ramo del Congresso. Prevede un rafforzamento dei confini e pene più severe per chi assume clandestini, ma anche un percorso verso la cittadinanza per undici milioni di persone che ad oggi vivono nell’ombra.
“Economisti indipendenti – ha sottolineato il presidente americano – dicono che la riforma dell’immigrazione farà crescere la nostra economia e restringere il nostro debito con almeno mille miliardi di dollari nei prossimi venti anni. E per una buona ragione: quando le persone vengono qui per realizzare i loro sogni – per studiare, inventare e contribuire alla nostra cultura – rendono il nostro Paese un posto più attraente per creare per la creazione di lavoro a vantaggio di tutti”.
“Perciò, quest’anno – ha concluso Obama – facciamo la riforma dell’immigrazione”.
EP