in

Olivero (Acli): “No a immigrati usa e getta”

“Abbiamo un patto di solidarietà da rispettare, non possiamo rimandarli a casa solo perchè c’è la crisi. Sì a permessi più lunghi per cercare lavoro, ma servono anche percorsi precisi per la cittadinanza, a cominciare dalle seconde generazioni”

Roma – 19 gennaio 2012 –  “Gli stranieri non possono essere visti da noi in una prospettiva di ‘usa e getta’. Abbiamo avuto e abbiamo bisogno del loro lavoro, per la crescita del paese, per la  tenuta occupazionale di determinati settori importanti; non possiamo  in un momento di difficolta’ ricacciarli a casa loro, come taluni  dicono ma sapendo benissimo che in molti casi non hanno dietro le  spalle assolutamente nulla”.

Lo dice il presidente delle Acli,  Andrea Olivero, intervistato da Labitalia, che spiega: “Siamo oggi vincolati da un ‘patto di  solidarieta” con queste persone che fanno gia’ parte oggi della  nostra cittadinanza e quindi dobbiamo cercare di venire incontro nei  problemi che ci sono. Innanzitutto –dice – l’allungamento dei tempi del permesso di  soggiornoe il ministro Riccardi ha detto molto giustamente  che questa e’ una delle priorità”.

Secondo Olivero bisogna anche ”far si’ che  quanti vogliono rimanere nel nostro paese stabilmente possano avere un percorso preciso, puntuale, anche se, e’ vero, aggiungo io, per  accedere alla cittadinanza, ma che sia ben definito e che possa essere da tutti intrapreso. Affianco a questo, chiediamo da tempo – ricorda – che venga  concessa la cittadinanza ai minori figli di stranieri che nascono nel  nostro paese e che scelgono il nostro paese come il luogo dove andare  a investire la propria vita”.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Modulo rinnovo Pds ufficio postale

Italia-Libia. La Camera al governo: “Più tutele per i migranti”