L’appello di Bergoglio all’Angelus: “Non basta dire ‘coraggio, pazienza!’. Dobbiamo dare a queste persone una speranza concreta”
Città del Vaticano – 6 settembre 2015 – “Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede di essere “prossimi” dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: “Coraggio, pazienza!…”.
Parole di papa Francesco, che oggi durante l’Angelus ha chiesto a tutti i cristiani d’Europa un gesto di solidarietà verso i profughi, per “esprimere la concretezza del Vangelo”. “Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa – questo l’appello di Bergoglio – ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma”.
“Misericordia è il secondo nome dell’Amore” ha aggiunto il Papa, e il riferimento è anche al Giubileo della Misericordia che inizierà l’8 dicembre. Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi.