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Permessi. “No alle liste con i nomi”

La Questura di Genova: "Utili per tagliare le code". Ma interviene il Garante della Privacy

Roma –17 febbraio 2011- Pubblicare i nomi degli immigrati in attesa del permesso di soggiorno rischia di non essere più possibile.

Il motivo è che l’attuale legge sulla Privacy non lo consentirebbe e a farne le spese è stato l’ufficio per l’immigrazione di Genova, in corso Aurelio Saffi, che si è visto recapitare un esposto proprio per la violazione della privacy.

Al momento tutto il fascicolo è al vaglio del Garante per la protezione dei dati personali che dovrà esprimersi sulla possibilità o meno di continuare ad esporre pubblicamente, fuori dagli uffici della questura, i nominativi degli extracomunitari in attesa dell’agognato permesso di soggiorno.

Sull’argomento è intervenuta Delia Bucarelli, funzionario e portavoce della questura di Genova che sulle pagine del Secolo XIX spiega "E’ dal 2005 che seguiamo la prassi delle affissioni esterne. Non soltanto dagli immigrati sono state accolte positivamente ma anche dai patronati e dai sindacati perché evita code inutili in questura per chiedere informazioni. Tra l’altro – aggiunge Bucarelli – favorisce una rapida diffusione delle notizie attraverso il passaparola tra gli immigrati".

In attesa della decisione del Garante, si è espresso in merito, sempre su Il Secolo XIX, anche Marco Roveraro della Cgil "Visto l’alto numero di pratiche che gestiamo e il numero insufficienti di addetti a disposizione, abbiamo utilizzato questo tabellone esterno per evitare inutili code. Se però il Garante indicherà di agire diversamente lo faremo ma sarà solo una difficoltà in più per gli immigrati".

Marco Iorio

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