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Ponte Galeria. Si allarga la protesta, scattano le prime espulsioni

Altri migranti si cuciono la bocca, a decine sono in sciopero della fame. Manconi: “Gravissimo errore espellere i protagonisti di questa rivolta non violenta”

Roma – 23 dicembre 2013 – Continua la protesta a Ponte Galeria, il Centro di espulsione e identificazione nella periferia di Roma, con altri migranti che si sono cuciti la bocca  o che hanno iniziato lo sciopero della fame. Intanto, alcuni di loro sono stati portati via,  presumibilmente per essere rimpatriati.

“Hanno iniziato in 4, poi in 8 e da ieri in 15 migranti si sono cuciti le bocche. Un gesto estremo, per denunciare quanto sia insopportabile il trattenimento nei centri di identificazione ed espulsione” scrivono sul loro sito gli attivisti della campagna LasciateCIEntrare, che sabato e domenica hanno visitato il centro. “Questi centri – denunciano – sono il buco nero della democrazia e della politica italiana. Non possiamo più aspettare: i CIE devono essere chiusi”.

Da Lampedusa Khalid Chaouki, il deputato Pd che si è auto recluso nel centro di accoglienza dell’isola, si è  messo in contatto con alcuni degli ospiti di Ponte Galeria: "Parlato poco fa con reclusi: 14 con bocche cucite, 60 in sciopero della fame. Urge intervento umanitario. Ora basta" scrive su twitter. Poi aggiunge "Due ragazze tunisine recluse da 20 giorni in sciopero della fame".

Intanto, sarebbero stati espulsi alcuni dei partecipanti alla protesta. “Apprendo in questo momento che due degli stranieri trattenuti nel Cie di Ponte Galeria e attualmente impegnati nello sciopero della fame, attuato attraverso la «cucitura della bocca», sono stati espulsi e rimpatriati. E che altri li dovrebbero seguire. Altri ancora forse sono stati già trasferiti o stanno per esserlo. Ritengo questo un gravissimo errore” dice Luigi Manconi, Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato.

 “La forma di lotta adottata –sotttolinea Manconi –  è certamente crudele e pericolosa (per chi la pratica), ma totalmente pacifica e non violenta”. “ Chiedo al ministro dell’Interno – conclude Manconi – di compiere un atto di ragionevolezza istituzionale e saggezza politica, sospendendo immediatamente queste misure, che hanno il solo effetto di radicalizzare l’azione di protesta in corso”.

Anche il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni conferma e condanna le espulsioni di stamattina. “Mi pare – commenta – che in questo momento sia stata un’iniziativa destinata a gettare benzina sul fuoco”.
 

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