"Sull'immigrazione non ha strategie, a parte protestare. Se l'Europa e la comunita' internazionale non risolvono il problema della Libia noi conteremo i cadaveri"
Roma 5 marzo 2015 – "Salvini nei miei confronti ha una sindrome monomaniacale compulsiva: dalle mie parti dicono che la fissazione e' peggio della malattia. Salvini è quasi dispiaciuto perché ci sono stati solo 4 mila morti, forse ne voleva 200 mila cosi' prendeva piu' voti... mi pare che sia del tutto evidente".
Così ieri sera il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo a "Dalla vostra parte" su Rete 4. Una risposta al leader della Lega Nord che lo accusava di essere responsabile insieme al premier Renzi delle stragi nel Mediterraneo.
Secondo Alfano, Salvini "non ha un'idea, una ricetta o una strategia, non ha altro che protestare contro chi come noi ha il compito di governare e realizzare dei risultati. Di fronte al dramma di questi morti abbiamo il dovere di dire la verita': parlare di immigrazione di fronte al governo italiano è comodo, ma non si dice la verità agli italiani".
"Il punto – ha aggiunto il ministro dell'Interno – è che oggi immigrazione vuol dire Libia: se l'Europa e la comunita' internazionale non risolvono il problema della Libia noi conteremo i cadaveri. Noi faremo di tutto per dare loro degna sepoltura e dare accoglienza a chi riesce a sopravvivere, ma il punto essenziale e' l'Europa, che fra l'altro e' quella che paga lo stipendio di Salvini. E' l'Europa che deve prendere in mano la vicenda libica, insieme all'Onu e alla comunita' internazionale. La Libia e' un corridoio aperto di tutti quelli che arrivano dai confini meridionali e che sperano di arrivare in Europa".
"Per colpa della guerra in Siria, dell'instabilita' libica abbiamo avuto tantissimi migranti, ma i reati sono diminuiti. Ricordo poi quasi il tifo di alcune cassandre quando c'era il problema Ebola nel 2014 e di fronte a quel problema mondiale l'Italia ha retto" ha concluso Alfano.