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Profughi. Gentiloni: “Bene Commissione, ma ora serve una vera politica comune”

Il ministro degli Esteri: “ll problema è diventato europeo. Ma ricollocare solo 40-50 mila profughi non è sufficiente”

 

 

Roma – 10 settembre 2015- “Si è fatto un pezzo di strada molto importante, se pensiamo alla situazione come era 4-5 mesi fa, sembra sia passata una vita”.

Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervistato oggi da SkyTg24, commenta le “proposte importanti” sulla crisi dei rifugiati presentate ieri dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. 

“Sembrava solo un problema italiano, limitato alla gestione del flusso nel Mediterraneo, oggi è diventato un problema europeo e questo è frutto anche della nostra iniziativa, della posizione forte della Germania e anche della Commissione europea”. Gentiloni auspica però “un passo ulteriore nelle scelte dell’Ue”.

“Il problema deve essere gestito in modo significativo e bisognerà andare anche oltre le proposte fatte ieri, che l’Italia sostiene. Perché serve una sorta di politica comune. Adesso c’e’ una scelta comune per ricollocare quelli che arrivano. Ma gli altri?” chiede il ministro degli Esteri. 

“In Italia arriveremo forse quest’anno a riceverne circa 200mila, molti di loro li salviamo nel Mediterraneo (…). Ma quei 200mila non si risolvono nella ricollocazione di 40-50mila, come previsto dall’Ue”.

 

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